venerdì 27 giugno 2014

Wall Street: "Google? Non è un problema per Apple"

Secondo gli analisti di Wall Street gli annunci di Google durante la conferenza I/O non rappresentano una minaccia per l'ecosistema dei prodotti e servizi Apple.

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Durante il proprio keynote Google ha rivelato di aver pagato 5 miliardi di dollari agli sviluppatori Android nel corso degli ultimi 12 mesi e in merito a quest'argomento l'analista Timothy Acuri di Cowen and Company ha pubblicato una nota rivolta ai propri investitori testimonia come l'ecosistema di Apple continui a generare più soldi per i suoi developer.

L'analista ha sottolineato come la compagnia californiana abbia pagato in totale 8 miliardi di dollari agli sviluppatori nel 2013, con unaumento del 100% circa rispetto al 2012. Considerando le vendite di iPhone e l'aumento della user base, Acuri ritiene che la crescita sia proseguita anche nella prima metà del 2014. Proprio grazie a questi dati è possibile presumere che la compagnia di Cupertino stia generando il doppio del fatturato di Google nel corso dei 12 mesi, pur avendo una base installata di utenti pari alla metà di quella di Big G.

"Ci aspettiamo che l'ecosistema di Apple rimanga la piattaforma dominante per gli sviluppatori nel prossimo futuro", ha scritto Acuri.

Rod Hall, di J.P. Morgan, ha analizzato gli annunci di Google I/Oarrivando alla stessa conclusione in merito alla probabilità che le novità presentate non influenzeranno Apple: "In generale abbiamo avuto l'impressione che l'integrazione sia stata la feature principale, ma ci chiediamo quanto possa essere utile visto come pochissime persone utilizzino i tablet e portatili Google", ha scritto Hall.

"Google ha intenzione di scorporare Android dal dispositivo e portarlo ovunque l'utente si trovi, su qualsiasi dispositivo. Questo è, secondo noi, simile alla visione di Apple ma potenzialmente più difficile per Google, visto un ecosistema ampiamente limitato agli smartphone", ha concluso Hall.

Afaldo e Solomon 

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