Integrazione, design, app, e alcune nuove feature in arrivo. Ecco perché Apple è meglio di Google
Design
Android, pur con una continua evoluzione, non è riuscito a raggiungere quel livello di pulizia, semplicità e feeling che gli utenti Apple ben conoscono e che ancora costituisce un grande plus per iPhone e iPad. La sensazione che hai è che hardware e software coincidano alla perfezione, rendendo il piacere di utilizzo sempre alto. Con iOS 8 arriva anche Swiftkey (e la possibilità di cambiare tastiera). La filosofia Apple è sempre less is more e vince contro l’approccio ancora un po’ da geek di Android.
Android, pur con una continua evoluzione, non è riuscito a raggiungere quel livello di pulizia, semplicità e feeling che gli utenti Apple ben conoscono e che ancora costituisce un grande plus per iPhone e iPad. La sensazione che hai è che hardware e software coincidano alla perfezione, rendendo il piacere di utilizzo sempre alto. Con iOS 8 arriva anche Swiftkey (e la possibilità di cambiare tastiera). La filosofia Apple è sempre less is more e vince contro l’approccio ancora un po’ da geek di Android.
Integrazione
Un’azienda, un dispositivo (o meglio: due), un sistema operativo: è da sempre la forza di Apple. A fronte di un sistema chiuso, se paragonato ad Android, c’è il vantaggio del controllo assoluto di Cupertino su tutti gli aspetti hardware e software e sulla loro integrazione. Così non esistono i problemi di frammentazione causati da prodotti di diverse case e ti ritrovi in mano un oggetto che funziona sempre al meglio delle sue possibilità.
Un’azienda, un dispositivo (o meglio: due), un sistema operativo: è da sempre la forza di Apple. A fronte di un sistema chiuso, se paragonato ad Android, c’è il vantaggio del controllo assoluto di Cupertino su tutti gli aspetti hardware e software e sulla loro integrazione. Così non esistono i problemi di frammentazione causati da prodotti di diverse case e ti ritrovi in mano un oggetto che funziona sempre al meglio delle sue possibilità.
Sicurezza
Due soli dispositivi contro tanti. Il sistema operativo di Android è più esposto a minacce, quello di Apple haun’architettura più sicura: è il lato positivo della ‘chiusura’ di iOs 8, che è anche uno scudo contro malware e virus provenienti da fonti incontrollabili come ad esempio gli hotspot W-Fi. Le (a volte troppo) rigide procedure di registrazione delle app sull’App Store fanno il resto.
Due soli dispositivi contro tanti. Il sistema operativo di Android è più esposto a minacce, quello di Apple haun’architettura più sicura: è il lato positivo della ‘chiusura’ di iOs 8, che è anche uno scudo contro malware e virus provenienti da fonti incontrollabili come ad esempio gli hotspot W-Fi. Le (a volte troppo) rigide procedure di registrazione delle app sull’App Store fanno il resto.
iTunes
La piattaforma in cui convergono i file multimediali rimane una delle feature più invidiate dagli androidiani, che ne hanno diverse ma non una così facile e completa come riferimento. Sarà chiusa e limitata, ma offre il massimo della sincronizzazione fra desktop e mobile e permette di sfruttare i backup, in modo da pensare ai propri gadget Apple come a un vero sistema completo e sicuro.
La piattaforma in cui convergono i file multimediali rimane una delle feature più invidiate dagli androidiani, che ne hanno diverse ma non una così facile e completa come riferimento. Sarà chiusa e limitata, ma offre il massimo della sincronizzazione fra desktop e mobile e permette di sfruttare i backup, in modo da pensare ai propri gadget Apple come a un vero sistema completo e sicuro.
Continuity e Handoff
A rafforzare il livello di integrazione e comunicazione fra dispositivi si aggiungono due app che vedremo a breve su iOS 8 e OS X Yosemite. Quando si avvia una nuova attività su un iPhone o un iPad, questa comparirà anche sul display di un Mac: sarà quindi possibile iniziare un lavoro a casa su iPad, proseguirlo su un iMac in ufficio, per poi continuare in treno con l’iPhone. Al di là del livello di stress che comporta lavorare in questo modo, è un bel cambiamento: non ci importerà più cosa abbiamo in mano, ma quel che stiamo facendo.
A rafforzare il livello di integrazione e comunicazione fra dispositivi si aggiungono due app che vedremo a breve su iOS 8 e OS X Yosemite. Quando si avvia una nuova attività su un iPhone o un iPad, questa comparirà anche sul display di un Mac: sarà quindi possibile iniziare un lavoro a casa su iPad, proseguirlo su un iMac in ufficio, per poi continuare in treno con l’iPhone. Al di là del livello di stress che comporta lavorare in questo modo, è un bel cambiamento: non ci importerà più cosa abbiamo in mano, ma quel che stiamo facendo.
HealthKitLa nuova app che vedremo a breve cambierà alcune carte in tavola, facendo dell’iPhone un centro di monitoraggio della nostra salute e aprendo agli sviluppatori infinite possibilità in questo campo. HealthKitandrà anche sull’imminente iWatch, ampliando l’ecosistema Apple e introducendo un nuovo senso all’utilizzo dei dispositivi mobili.
Camera
Anche senza la doppia lente di HTC One M8, la fotocamera dell’iPhone è considerata tra le migliori, proprio grazie alla qualità del software di gestione. La nuova Apple Camera in arrivo su iOs 8 avrà anche nuove funzioni di editing, ricerca intelligente delle immagini, archiviazione su iCloud Photo Library (a pagamento), timelapse semplicissimo e gestione dei file RAW.
Anche senza la doppia lente di HTC One M8, la fotocamera dell’iPhone è considerata tra le migliori, proprio grazie alla qualità del software di gestione. La nuova Apple Camera in arrivo su iOs 8 avrà anche nuove funzioni di editing, ricerca intelligente delle immagini, archiviazione su iCloud Photo Library (a pagamento), timelapse semplicissimo e gestione dei file RAW.
App native
iMovie e Garageband soprattutto: trovarsi in uno smartphone due programmi semipro del genere, da usare solo con le dita, è un vantaggio che Android ancora non ha. Utili per lavorare in movimento o anche per chi posta video su Youtube, riescono a farti sentire un videomaker o un musicista anche se non sei Scorsese o Pharrell Williams.
iMovie e Garageband soprattutto: trovarsi in uno smartphone due programmi semipro del genere, da usare solo con le dita, è un vantaggio che Android ancora non ha. Utili per lavorare in movimento o anche per chi posta video su Youtube, riescono a farti sentire un videomaker o un musicista anche se non sei Scorsese o Pharrell Williams.
Afaldo e Solomon
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